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Il gioco La scelta L'emozione della nascita Il cucciolo
Il carattere In tana Standard e colori Video

 

IL BASSOTTO E IL GIOCO

Il gioco rappresenta una parte importante della vita di un cane, sia nell'età infantile che adulta; questa attività, fra le altre cose, migliora e rafforza nell'animale le capacità sociali, di apprendimento, di adattamento, e rappresenta un evento piacevole e stimolante che contribuisce al mantenimento del benessere psico-fisico dello stesso. Tutti i cani quindi giocano, più o meno, ma il Bassotto, secondo la nostra esperienza, rappresenta una delle razze di cani più portati all'attività ludica. Fondamentalmente allegro, sempre attento a quello che lo circonda ed inclìne a interagire intensamente con il suo compagno umano e con i suoi simili, il bassotto tedesco adora giocare a rincorrersi, dare la caccia ad oggetti lanciati od in movimento, fare la finta lotta, divertirsi con palline e giocattoli vari.
Non è inconsueto che si lanci in gioiose corse pazze avanti ed indietro, invitando i compagni vicini a partecipare, eseguendo inchini, salti e e vocalizzi di varie tonalità e intensità. La propensione al gioco, in questa razza, permane spesso anche in tarda età; non di rado si possono vedere infatti bassottini anziani che giocano volentieri con cuccioli e non, e se si osservano bene si potrà notare in loro la persistenza negli occhi di una luce birichina, segnale di prontezza di spirito e interattività.
I bassotti sono cani nati per la caccia in tana, e quindi fra i giochi da loro preferiti troviamo sovente anche quelli che possono essere un preludio all'attività venatoria; il rincorrere una lucertola senza tregua, scavare buche nel terreno alla ricerca di chissà quale preda o fare la posta a un uccellino fanno parte di questi.
Importante, è comunque l'interattività del cucciolo/adulto con i componenti della sua famiglia; un gioco partecipato assieme ai padroni è sicuramente più stimolante e soddisfacente rispetto a un gioco solitario; naturalmente altrettanto incisivo è per il cane il potersi rapportare nel gioco anche con i suoi simili; ciò gli permetterà, soprattutto nella fase infantile, di incrementare lo sviluppo della socialità e delle abilità che saranno necessarie durante la vita del cane stesso.
I giocattoli utilizzabili sono molteplici e c'è veramente l'imbarazzo della scelta; interessante è stato lo sviluppo, negli ultimi anni di una tipologia di giocattoli per cani che hanno lo scopo di stimolare il ragionamento logico nella soluzione di problemi; i nostri bassotti hanno accolto con entusiasmo queste novità, arrivando a risolvere in breve tempo anche giochi di livello molto avanzato, dimostrando ancora una volta la loro perspicacia, intelligenza e volontà di imparare cose nuove.

 

PERCHE' SCEGLIERE UN BASSOTTO

Il bassotto tedesco è un cane con un carattere dalle molteplici sfaccettature, che, assieme alla particolare conformazione fisica, contribuiscono a far sì che sempre più spesso questa razza venga scelta sia dai neofiti che da amanti dei cani più esperti. I bassotti sono cani nati per la caccia in tana, quindi fisicamente sono forti, agili e scattanti, e, come sappiamo sono anche di piccola taglia; ciò permette loro, anche nella varietà più grande (standard), di poter essere agevolmente trasportati, anche in braccio (alcuni proprietari, infatti, per motivi personali e logistici possono avere questa necessità), e, come cani, riescono facilmente ad adattarsi agli spazi di un appartamento. Ricordiamo però che questa razza ama correre e giocare all'aria aperta, e quindi anche se "cittadino", il nostro bassotto dovrà poter usufruire di più uscite giornaliere. La piccola taglia non è però, come accennato sopra, associata ad una costituzione esile o gracile; i bassotti sono infatti cani sì piccoli, ma solidi e robusti, con una buona muscolatura che permette loro di essere svelti e atletici nonostante le gambe corte, loro principale caratteristica fisica. Il bassotto presenta tre tipologie di pelo: il corto, il duro e il lungo; in linea di massima in tutte e tre le varietà abbiamo cani piuttosto puliti, facili da mantenere, anche se il pelo ruvido necessita di strippatura periodica. Quindi nel bassotto troviamo un cane facilmente gestibile sia per la taglia, per il pelo, per la facile adattabilità agli spazi disponibili, senza rinunciare al piacere di avere un compagno attivo e robusto, sempre pronto a lunghe passeggiate e giochi in compagnia.
Ma ciò che solitamente attrae maggiormente il cinofilo verso questa razza, è la spiccata personalità del bassotto. Cane molto sveglio e acuto, testardo, raramente servile, con istinto venatorio, è generalmente molto intuitivo, e riesce a volte ad anticipare le decisioni del proprietario. Dignitoso, estremamente affettuoso con il suo compagno umano, con il quale può instaurare un rapporto strettissimo, il bassotto spesso rivela anche una innata allegria, solitamente mantenuta fino alla vecchiaia, che può essere anche molto lunga (non sono rari casi di bassotti di 15-16 anni). Questo cane, per chi lo sa vedere, sa parlare con gli occhi, aiutandosi a volte anche con posture e con vocalizzi di diversa intensità. Talvolta è permaloso, e non è raro vedere nello sguardo di un bassotto appena sgridato per qualche marachella un'espressione di accettazione ma anche di sdegnata disapprovazione...Ma anche questo aspetto lo rende un simpatico compagno, con il quale sarà un piacere confrontarsi quotidianamente, e che sarà in grado di ricoprirci di amore incondizionato.
Il bassotto tedesco quindi, a nostro parere, è un cane in grado di riunire in un piccolo corpo tante qualità nonché peculiarità caratteriali e non di molte altre razze, ed è probabilmente per questo motivo che sempre più persone si avvicinano ad esso; chi ha avuto un bassotto inoltre, quasi sempre continuerà a scegliere un compagno di questa razza, così unica e particolare capace di riempire la vita di ha la fortuna di averlo accanto.
 

  L’EMOZIONE DELLA NASCITA


Dopo tanti anni di allevamento, e dopo aver visto molti cuccioli di bassotto venire alla luce, ancora non e’ scemata in me quella grandissima emozione che nasce nel momento del travaglio e del parto delle nostre bassottine. E’ un momento molto delicato, permeato di stress ma anche di aspettativa, e quando il cucciolo finalmente viene alla luce, ci si rende veramente consapevoli che c’e’ una nuova vita che si affaccia al mondo. Ma veniamo al momento fatidico… quasi sempre la bassottina si prepara già qualche giorno prima; aumenta l’agitazione, e l’ansia; le nostre cagnoline, per il forte legame affettivo con noi, ci seguono e ci cercano costantemente con lo sguardo come a voler essere rassicurate e sembrano dire: “ Non ti muovere da qui’!”.

Qualche tempo prima del parto si abbassa la temperatura corporea e quasi sempre la futura mamma smette di mangiare; con i dolori e le prime contrazioni inizia il travaglio; bisogna sempre mantenere la calma, e controllare la bassottina con discrezione, facendole sentire la nostra presenza, senza però importunarla. Spesso, quando meno te lo aspetti, dopo aver sbirciato moltissime volte, ecco che, con qualche bella contrazione, il primo cucciolo si affaccia alla vita; la posizione di uscita classica del neonato e’ solitamente quella di testa, ma non e’ rara anche quella podalica.

Ad ogni modo, appena il cucciolo e’ fuori, viene annusato e leccato energicamente dalla mamma, che provvede a liberarlo dalla placenta e a recidere il cordone ombelicale. E’ importante essere vigili e attenti, in modo da aiutare la bassottina in caso di bisogno. Dopo questi primi momenti si può intervenire, tamponando il cucciolo con un panno per asciugarlo bene, e nel caso, strofinarlo energicamente, per riattivare la circolazione del sangue; personalmente procedo poi ai primi controlli generici e del palato, mandibola, ed eventuali difetti alla coda.

I piccoli, se non ci sono problemi, nascono mediamente a distanza di 15-20 minuti l’uno dall’altro, anche se questa tempistica può essere molto variabile e soggettiva. spesso, tra una nascita e l’altra i primi cuccioli già si attaccano alle mammelle, per l’assunzione del primo latte, che in realtà e’ colostro, un insieme di preziosi anticorpi fondamentali per i primi periodi di vita. Quando gli accoppiamenti sono particolarmente studiati in merito a colori specifici, spesso si ha l’emozione di avere cucciolate variopinte, con bassotti arlecchini, bassotti chocolate, bassotti tigrati. Ogni parto comunque e’ un evento a sé stante ed ogni volta e’ in grado di farmi provare una miriade di emozioni contrastanti, di preoccupazione ma anche di gioia, di aspettativa e di entusiasmo, e anche bellissimi ricordi di passati compagni di vita; tutto questo, assieme allo sguardo profondo della futura mamma che si affida completamente a te, rappresentano quelle cose che segnano indelebilmente l’ esistenza e che quindi non potrai mai dimenticare.

 


 

   

   

  IL CUCCIOLO DI BASSOTTO TEDESCO

BREVI CENNI SULLO SVILUPPO

I cuccioli di bassotto tedesco, come d’altronde anche quelli di cani di altre razze o meticci, vengono alla luce dopo una gestazione di periodo variabile fra i 58 e i 62-64 giorni. Alla nascita sono ciechi e sordi, nel senso che hanno i margini palpebrali ed il meato uditivo esterno saldati, e quindi occhi e orecchie chiusi; i bassotti neonati sono caratterizzati dall’avere orecchie piccole, corte e spesse, così come un muso di lunghezza molto breve, fattezze quindi opposte a quelle che avranno da adulti ( orecchie abbondanti e sottili e canna nasale lunga). I bassotti cuccioli, soprattutto in questa fase neonatale, sono totalmente dipendenti dalla madre, verso la quale tendono a muoversi con movimenti di reptazione, cercando la mammella, attratti prevalentemente dal calore corporeo; anche le funzioni di minzione e defecazione del bassotto neonato, sono affidati alle cure della mamma, che leccando la regione perineale, ne stimola il riflesso. E’molto importante che, nelle primissime ore di vita, i cuccioli assumano il colostro, secrezione ricca di anticorpi materni, che assicureranno la protezione immunitaria per un determinato periodo dalla nascita. I cuccioli, dal momento in cui vengono alla luce, fino al distacco dalla mamma, attraverseranno varie fasi di sviluppo sia fisico che mentale, che sono: il periodo neonatale, che dura circa 2 settimane, il periodo di transizione, caratterizzato da fasi esplorative, il periodo di socializzazione, fondamentale per le interazioni sociali, che va dai 21 giorni di vita a circa tre mesi, il periodo giovanile, con perfezionamento motorio, sensoriale e di comportamento.

LA DEFINIZIONE DELLE TAGLIE, PELO, COLORI NEI CUCCIOLI DI BASSOTTI

I bassotti come sappiamo si dividono in tre taglie per tre tipi di pelo: il bassotto standard, con circonferenza toracica oltre i 35 cm e peso al massimo di 9 kg, il bassotto nano, con circonferenza toracica dai 30 ai 35 cm, il bassotto kaninchen, con circonferenza toracica fino ai 30 cm. Queste naturalmente sono le misure del cane adulto, o comunque già formato (la misurazione viene fatta ad almeno 12 mesi di età); il cucciolo di bassotto kaninchen, a differenza di quello per esempio di taglia standard, che solitamente è già ben definito nelle fattezze anche in tenera età, potrebbe, ma non è una regola, non essere sempre individuabile nella cucciolata con certezza; ciò a causa del poco scarto da adulti fra le due taglie nana e kaninchen. I tipi di pelo riconosciuti nel bassotto tedesco sono tre: il bassotto a pelo corto, il bassotto a pelo ruvido o duro, il bassotto a pelo lungo. In Europa, e comunque in tutti i Paesi regolamentati dalla FCI (Federazione Cinologica Internazionale), non è consentito l’accoppiamento fra bassotti di peli diversi; nel cucciolo di bassotto quindi, la tipologia di pelo è ben definita, seppur sia maggiormente visibile qualche tempo dopo la nascita. I cuccioli di bassotto a pelo corto, appena venuti alla luce, presentano ovviamente pelo raso uniforme su tutto il corpo, ad eccezione delle parti naturalmente glabre ( es. addome), che si manterrà anche nella fase adulta; i cuccioli di bassotto a pelo duro e i cuccioli di bassotto a pelo lungo, alla nascita si presentano come i bassotti a pelo corto; in breve tempo però, inizieranno i primi, ad emettere sul muso peli più lunghi e pungenti ( che formeranno nel futuro la barba), così come si avrà pelo più lungo a livello delle zampe; in seguito si produrranno naturalmente modificazioni anche sul pelo del corpo ( pelo ruvido) e sulle orecchie. I bassotti a pelo lungo, invece qualche tempo dopo la nascita formeranno sui piedi pelo più lungo e sulle orecchie pelo soffice e leggermente ondulato; sul corpo comincerà ad apparire un pelo di grana molto più sottile di quello a pelo corto, ma più lungo a tratti, che, ovviamente, si modificherà in fase di crescita, diventando uno splendido mantello fluente e lucente da adulto. Per cio’ che riguarda i colori, i bassotti tedeschi presentano una serie di colorazioni riconosciute in Europa, che sono:
-i colori solidi classici (bassotto fulvo , bassotto nero focato)
-il marrone focato (bassotto chocolate)
-il dapple (gene merle) (bassotto arlecchino)
-il brindle (bassotto tigrato)
-il cinghiale (colorazione tipica del bassotto a pelo duro) in realtà esistono altre colorazioni ammesse in altri paesi (es. Usa), come il blu focato, l’isabella, il piebald ecc.
Nei cuccioli di bassotto tedesco la colorazione è solitamente già ben identificabile alla nascita; la sostituzione del pelo da latte con quello definitivo, potrà comportare lievi variazioni di sfumatura ed intensità(es. nella eventuale carbonatura di un bassotto fulvo). I bassotti arlecchini nascono solitamente con macchie dai bordi ben definiti, e con la tinta chiara molto evidente, caratteristiche però, che, con la fase adulta tenderanno ad essere meno marcate, per la crescita del pelo. Anche i bassotti brindle o tigrati tendono ad avere da piccoli maggiore definizione della colorazione e delle tipiche striature brune. Nell’utilizzo dei colori negli accoppiamenti, è molto importante, in modo particolare nell’arlecchino, possedere almeno minime conoscenze di genetica delle colorazioni e di tutto ciò che essa produce. Questo argomento, molto vasto e complesso, merita un approfondimento, che proporremo però in un articolo successivo.
 

 
 
 
 

  IL CARATTERE DEL BASSOTTO


Forse a volte avrete sentito dire: “Ci sono i cani e poi ci sono i Bassotti”. Effettivamente, seppur ovviamente appartenenti al genere canino, i bassotti sono dotati di personalità e acume non sempre riscontrabili in altre razze canine.
Intelligente e molto perspicace, il bassotto spesso riesce a conquistare anche la persona più restia verso gli animali e, a dispetto delle sue gambe corte, è un cane molto attivo sia fisicamente che caratterialmente.

Già fin da cucciolo sa quello che vuole; appena arrivato in famiglia cercherà di individuare chi sarà la sua “guida” per la vita; quasi certamente sarà la persona che più si farà rispettare da lui, che lo amerà, facendolo sentire un componente della casa a tutti gli effetti ma inducendolo nello stesso tempo a rispettare le regole basilari della felice convivenza uomo-animale.
Il Bassotto è un cane che dà tutto sé stesso alla persona amata, ma sempre senza essere servile.

Sentendosi quasi alla “pari” con il suo padrone, cerca sempre di intuirne i sentimenti, le decisioni, guardandolo spesso negli occhi e cercando di sottolineare le sue sensazioni con mimica facciale e  vocalizzi; inoltre è permaloso, e se ritiene di essere stato offeso, al richiamo del padrone spesso si girerà all'altra parte, ignorandolo dignitosamente.
Ama “costruire” un rapporto di fiducia e amore con la sua famiglia umana, difendendola e cercando sempre di interagire con i suoi componenti, pur mantenendo la sua personalità.
Cane da caccia prevalentemente in tana (il suo nome tedesco “dachshund” significa appunto cane da tasso) mantiene (o dovrebbe mantenere) un innato istinto venatorio che lo porta spesso a seguire,
durante le passeggiate nei boschi, tracce odorose di volpi, cinghiali, conigli selvatici; nello stesso tempo, però, è in grado di convivere tranquillamente con gatti e altri animali che fanno parte della famiglia, purché, ovviamente, la loro integrazione avvenga in maniera graduale.

Come molti proprietari di bassotti sapranno, il nostro è molto coraggioso, e non esita a farsi valere anche verso suoi simili molto più grandi lui.
Ottimo cane da allarme, è in grado inoltre di difendere la proprietà, segnalando la presenza di intrusi (non sono pochi infatti i bassotti che hanno sventato furti).
Vivace, svelto, sempre attento al suo compagno umano, il Bassotto è un ottimo cane da compagnia (oltre che da caccia), che sa permeare con la sua forte personalità la casa in cui vive,e che sa farsi amare per il suo modo di essere un eccellente piccolo grande compagno di vita.

  IL BASSOTTO TEDESCO IN TANA


Il bassotto nasce come cane da tana; la sua morfologia è stata creata proprio per poter entrare con facilità nelle tane di tassi, volpi, conigli, ma per introdursi in una dimora abitata da selvatici che possono essere pericolosi e aggressivi, non basta avere un corpo adatto, sono necessari infatti anche carattere e notevoli doti venatorie.
Ed è proprio nel bassotto che troviamo questa spiccata attitudine di coraggio e tenacia al punto di non mollare mai il nocivo, anche a costo di rimetterci la propria vita.
In fatto di coraggio in tana, questo cane non ha eguali nel mondo cinofilo, infatti sa essere talmente caparbio e determinato in quello che vuole, da aspettare il nocivo per ore e ore, anche giorni, senza toccare cibo.
Ma entriamo un po’ nel vivo di come oggi la nostra razza sta vivendo il mondo del lavoro in tana.
Si può tranquillamente dire che al confronto di altri cani da caccia il nostro bassotto attuale è bello e bravo; proprio così; ciò è dovuto soprattutto agli allevatori, caparbi e costanti nel loro lavoro e all’ABC, Amici Bassotto Club, la società specializzata riconosciuta dall’Enci, che da quando è stata istituita ha sempre preteso la prova di lavoro nelle taglie standard per accedere al campionato Italiano di bellezza e la prova di lavoro nelle taglie nana e kaninchen per conseguire il campionato Internazionale di bellezza. Si può perciò dire che negli anni si è mantenuto innato nella nostra razza questo istinto di cane da tana e sono sempre più numerosi i soggetti iscritti alle prove di lavoro.
A chi si avvicina per la prima volta a questo settore del mondo bassottista, vorrei dare alcuni consigli su come abituare il proprio bassotto alla tana.

 

L’addestramento va sempre fatto con molta calma; non bisogna mai pretendere o peggio ancora obbligare il nostro bassotto ad entrare per forza in tana, lo potremmo rovinare per sempre;
il percorso della prova, infatti, luogo alquanto buio e stretto, può spaventare il giovane soggetto; quindi mai infilarlo dentro a forza.
Dovremmo piuttosto avvicinarlo a questo addestramento quasi per gioco, magari dietro a un soggetto esperto, (chiamato anche cane nave), che trasmetterà al giovane sicurezza e voglia nell’imitarlo. Ad ogni piccolo passo in avanti il soggetto va premiato, e lo faremo con la nostra voce, la nostra gioia e la voglia di insegnargli, perché il bassotto ha un carattere così leale, che psicologicamente è molto più appagato quando ci vede felici e soddisfatti per quello che ha fatto, piuttosto che ricevere in premio un biscotto o quant’altro.
Solo dopo che il bassotto sarà entrato tranquillamente in tana, avrà percorso il tragitto e ne sarà uscito scodinzolando, potremo provare a introdurre il selvatico; all’inizio è bene iniziare con un coniglio o con un porcellino d’india che rinchiuderemo dentro l’apposito “forno” provvisto di grata di divisione. Il bassotto, una volta iniziato il percorso, arriverà alla grata che lo separa dal selvatico, quindi, osserverà guardingo cosa sta succedendo, iniziando a studiare la situazione;fisserà il nocivo, poi inizierà a raspare e mordicchiare la grata

stessa, e poi dopo vari tentativi mugolerà, ma quando vedrà che non può prendere la preda, scatterà quel qualcosa che è dentro di lui e inizierà ad abbaiare. La voce infatti, una delle fondamentali doti venatorie del bassotto, deve essere forte e ben cadenzata ed ha la funzione di segnalare la presenza del selvatico in quel determinato punto, questo perché nella tana naturale è importantissimo che il bassotto si faccia sentire da molto lontano. Ovviamente esistono, e non sono pochi, i bassotti che hanno innato questo istinto, e per loro è del tutto naturale e normale entrare da subito in tana e andare alla ricerca del nocivo. Per poter conservare negli anni questa dote venatoria del bassotto, e non trasformarlo in un soggetto snaturalizzato e soltanto da compagnia, la società specializzata, come abbiamo già detto, ha sempre giustamente preteso la prova di lavoro; a tal scopo quindi, per poter svolgere prove di gare per cani da tana, sono state costruite negli anni tane artificiali con caratteristiche ben precise.

La tana artificiale
È quasi sempre costruita in legno, sotterrata o semi-interrata, a forma di otto con entrata e più uscite; deve essere ispezionabile dall’alto nella sua interezza per mezzo di coperchi incernierati sempre in legno, sui quali si dovranno praticare dei fori atti a ospitare delle bandierine che con il loro movimento al passaggio del selvatico o del cane, diano al giudice di gara e al pubblico, l’esatta posizione del lavoro svolto.
Saranno presenti delle difficoltà per simulare quelle naturali:
Strettoia, salto, saliscendi, etc. Vi saranno diversi bivi, e nel condotto così formato devono essere sistemati anche almeno 5 cassoni a forma circolare detti forni, con diametro compreso fra 40 e 50 cm, aventi anch’essi il coperchio con cerniera. Tali forni hanno lo scopo di rinchiudere il selvatico e di consentire ad esso e al cane una maggiore libertà di movimento; le dimensioni della tana devono essere di cm 18 di larghezza e di cm 20 di altezza dal suolo al coperchio; è permesso l’utilizzo di tane con dimensioni interne ridotte di 2 cm sia in larghezza che in altezza. Il primo forno deve essere posto fra i 2 e i 10 metri rispetto all’entrata della tana e in questo tratto vi deve essere al meno una semicurva.

Dal primo forno devono partire altri due condotti di lunghezza variabile tra 5 e 10 metri, che si devono ricongiungere nel secondo forno, formando una specie di anello. Dal secondo forno devono partire altre due gallerie che devono formare un secondo anello che deve avere uno sviluppo in lunghezza compreso fra i 10 ei 20 metri. In questo secondo anello vi possono essere altri due forni da uno dei quali parte un’uscita secondaria; ovviamente ogni tana artificiale deve essere omologata dall’Enci, ( Ente Nazionale della Cinofilia Italiana ) e deve altresì essere costruita in un posto appartato e completamente recintato. Prima di poter partecipare alle gare di tana, il bassotto deve aver superato la prova di sparo.

Negli anni la metodologia di prove in tana ha subito diversi cambi di regolamento, che l’hanno resa più o meno facile, ma sempre indispensabile per mantenere le caratteristiche venatorie del nostro bassotto.
Attualmente i soggetti standard nelle tre varietà di pelo possono partecipare a prove con volpe (sigla FBJA). Esiste anche una prova chiamata con sigla BHFK/95 dove viene utilizzata la medesima tana con l’aggiunta di un forno girevole o lineare che permette al cane di mettere “in cassetta” la volpe.
Una scheda di giudizio attuale di tana comprende le seguenti voci, seguite dal punteggio di voto massimo e moltiplicatore fisso:

1) ENTRATA in TANA: Voto Max 4 Moltiplicatore 5 Punt. max 20

2) TEMPERAMENTO e PERSEVERANZA: Voto Max 4 Moltiplicatore 6 Punt. max 24

3) PASSIONE : Voto Max 4 Moltiplicatore 6 Punt. max 24

4) VOCE: Voto Max 4 Moltiplicatore 8 Punt. max 32

Punteggio massimo totale 100 punti con qualifica di eccellente;
Saranno sempre eccellente i cani con punteggio complessivo tra i 90 e 100 punti;
Molto Buono tra i 75 e 89 punti,
Buono tra i 50 e 74 punti.
I soggetti che avranno conseguito un punteggio inferiore ai 50 punti saranno considerati insufficienti e pertanto non verranno qualificati.
Se più cani a fine prova otterranno 100 punti, dovranno affrontare uno spareggio deciso dal giudice di gara fra scavo e velocità. Il CAC (Certificato di Attitudine al Campionato italiano di lavoro), potrà essere assegnato solo al cane che si classificherà primo eccellente 100 punti.

Poiché ci si deve confrontare sempre di più con la realtà attuale, dove norme sempre più severe tutelano giustamente flora e fauna, mi sembra giusto prenderne atto e far sì che queste prove di lavoro si svolgano nella maniera più idonea possibile, nel rispetto sia del selvatico che del bassotto stesso.
Affinché il bassotto mantenga immutato il suo carattere, non solo il suo aspetto fisico, penso sia necessario che allevatori ed appassionati continuino ad operare con abilità e a saper affrontare con fermezza tutte le problematiche che si potranno presentare nei confronti della razza.
Sperando che ancora fra cento anni il nostro amico bassotto sia sempre lo stesso, a tutti il dovere e il piacere di mantenerlo e custodirlo così.

M.B.


Riferimenti Bibliografici: - Regolamento Generale delle Prove di Lavoro Test Attitudinali per Bassotti, in vigore dal 01/2007

  IL BASSOTTO TEDESCO: Standard e Colori

Sarà sicuramente capitato ad alcuni di voi, andando a passeggio, di incontrare un bassottino, e molto probabilmente sarà stato di colore fulvo o nero focato se a pelo corto e lungo, o cinghiale se a pelo duro. Questi, infatti, sono senz’altro i colori più comuni (almeno nel nostro paese); in realtà ne esistono anche altri, ammessi e non, dallo standard ufficiale tedesco.
Osserviamo quindi la definizione dei colori del bassotto nello stralcio
dello standard FCI n° 148 del 09/05/2001, che recita:

"Bassotto a pelo corto; Colore:
a) Soggetti unicolore: fulvo, fulvo-giallo, giallo, in tutti i casi con o senza peli neri frammisti.
E’ preferibile un colore pulito ed il colore fulvo deve considerarsi più pregiato del fulvo-giallo e del giallo. Anche i cani con molto pelo nero frammisto appartengono a questa varietà e non a quella dei cani d’altri colori. Il bianco non è desiderabile, ma isolate piccole macchie non portano alla squalifica. Naso e unghie nere; è ammesso anche il marrone-rossiccio, ma non è desiderabile”

   

Diremo perciò, commentando, che nei fulvi è più desiderato un colore intenso rispetto a uno giallastro, così come un occhio scuro, tartufo e unghie nere sono da preferire a occhi di tonalità più chiara e a tartufo e unghie rossicce, in quanto questi ultimi rappresentano una perdita di pigmentazione. Molto comune è senz’altro anche il colore chiamato fulvo carbonato, che si presenta appunto fulvo con peli neri frammisti, che possono essere in diversa concentrazione sul corpo del bassotto, sovente sul dorso, sui lati del collo, sul petto, così come in altre parti.

"b) Soggetti bicolore:

Nero cupo o marrone, in entrambi i casi con segni di colore ruggine o gialli (focature) sopra agli occhi, ai lati della mascella e del labbro inferiore, sul margine interno delle orecchie, sul petto, nella parte interna e posteriore degli arti, delle zampe, attorno all’ano e da qui fino a da circa un terzo  alla metà della zona inferiore della coda. Il naso e unghie neri nei bassotti neri, marrone nei bassotti marrone. Il bianco non è desiderabile, ma la presenza di singole piccole macchie non porta alla squalifica. Una focatura troppo estesa non è desiderabile”

 

Il bassotto nero focato è senz'altro fra i più comuni; basilare è la presenza delle focature nei punti prestabiliti; esse non dovranno essere però eccessivamente estese, o, al contrario, troppo ridotte, così come troppo scure, tendenti al nero.
Anche in questo caso importante è il mantenimento di buona pigmentazione sia nelle unghie che nel tartufo, così come è preferito un occhio molto scuro; può essere frequente inoltre, riscontrare sul petto una piccola macchia bianca, che non viene considerata un difetto.

Il bassotto marrone focato (detto anche cioccolato), si incontra più raramente; di colore marrone con focature nei consueti punti prestabiliti, ha tartufo e unghie marroni così come occhi di tonalità meno scura; nel complesso questi bassotti presentano minore pigmentazione del nero focato.

 

"c) Soggetti Arlecchini ( tigrati o macchiati):
Il colore di base è sempre un colore scuro (nero, fulvo o grigio). Sono desiderabili macchie grigie o beige irregolari (non desiderabili grosse chiazze). Non deve prevalere né il colore scuro né quello chiaro. Il colore dei bassotti tigrati è fulvo o giallo con striature più scure. Il naso e le unghie si presentano come nei bassotti unicolori e bicolori”
.

Il bassotto arlecchino (chiamato anche Dapple o Merle ), non è molto diffuso in Italia; spesso appariscente e inusuale, attira facilmente l’attenzione del cinofilo.
Il mantello ideale dovrebbe avere una certa armonia ed equivalenza fra il colore di base e le macchie, che, inoltre non dovrebbero essere troppo estese; sono anche in questo caso da ricercare tartufo e unghie nere. Talvolta, negli arlecchini si riscontrano occhi gazzuoli (completi o marezzati); tale caratteristica, sebbene non desiderata, è tollerata, ma solo in questo colore di mantello. L’allevamento del bassotto arlecchino è un'esperienza appagante, e può produrre veramente soggetti di alta qualità; è bene però che sia intrapreso da persona esperta e profonda conoscitrice della razza,

in particolar modo nell’ambito genetico del fattore Merle, coinvolto appunto in questa colorazione; tale elemento infatti, oltre alla produzione di aree di bianco a varia estensione, in situazione di omozigosi determina, fra le altre cose, gravi effetti a livello della vista e della funzione uditiva; il suo utilizzo quindi deve essere valutato in maniera molto attenta nell’allevamento.

Il bassotto tigrato, ad oggi è senz'altro uno dei più rari da vedere nel nostro Paese; il colore di base è solitamente fulvo o giallo sul quale si hanno striature o tigrature scure che tendono ad avere orientamento pressappoco verticale in rapporto all’asse mediano del corpo, e che, a seconda della quantità ed estensione, possono essere più o meno nette e visibili sul mantello; la colorazione di naso e unghie è come per gli unicolori e bicolori.

"Bassotti a pelo duro; Colore
Prevalentemente da color cinghiale chiaro fino a scuro e anche color foglia secca; inoltre è ugualmente valido quanto precedentemente detto per i colori del pelo corto da a) fino a c)”

Il colore più comune nel bassotto a pelo duro è senz'altro il cinghiale; tale colore, che ritroviamo negli animali selvatici e che può presentarsi in diverse tonalità, è provvisto delle tipiche focature nei punti consueti prestabiliti, come nel bassotto bicolore.

E’ importante anche in questo caso che sia rispettata la buona pigmentazione di tartufo e unghie, così come è preferito un occhio di colore scuro. Non sono considerate difetto eventuali piccole macchie bianche sul petto; il bassotto a pelo duro si può ritrovare inoltre, anche se con minor frequenza, nella colorazione cinghiale cioccolato e in quelle precedentemente riportate per il pelo corto.

"Bassotti a pelo lungo; Colore
Vale  quanto precedentemente detto per i colori del pelo corto da a) fino a c)

Nel bassotto a pelo lungo il colore attualmente più comune nelle tre taglie è senz’altro il fulvo e, anche in questo caso come per il pelo corto è da preferire una tonalità più intensa rispetto ad un colore giallastro; abbastanza frequentemente si incontrano bassotti di colore tendente al rosso mogano. Nonostante la prevalenza del colore fulvo, sono presenti da anni sui ring delle esposizioni cinofile anche ottimi soggetti di mantello nero focato e arlecchino, prevalentemente di taglia nana e kaninchen; il colore tigrato invece, rimane molto raro da incontrare, anche in questo tipo di pelo.


Riassumendo, i colori attualmente ammessi dallo standard di razza sono:

- Unicolore (fulvo-fino al giallo, compreso il carbonato)
- Bicolore (nero focato e marrone focato)
- Arlecchino
- Tigrato
- Cinghiale

Come detto a inizio capitolo, esistono bassotti, però, (soprattutto nei paesi anglosassoni), che presentano colorazioni non ammesse dallo standard FCI n° 148 del 09/05/2001 (attualmente in vigore);
fra esse possiamo citare :

- Bianco totale
- Bianco focato (estremamente raro)
- Nero (senza focature)
- Crema
- Isabella focato
- Blu focato
- Pezzato (chiamato anche Piebald).

Vorrei chiudere questo breve e semplice capitolo sui colori del bassotto, augurandomi che possa essere utile per il neofita e non, come strumento di aiuto verso una maggiore conoscenza sulle peculiarità di questa razza così particolare e unica.

A.G.

Riferimenti bibliografici:
- F. Bonetti, Zoognostica del cane, Editrice San Giorgio, Bologna, 1995
- F. Bordignon, Il cane antologico, Levante Editori-Bari, 2003
- Commento WUT (Welt Union Teckel) allo standard FCI Bassotto N °148 del 09/05/2001
- Standard FCI N° 148 del 09/05/2001

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